Mortaio in Marmo Verde Italiano con Pestello
Il nome “mortaio” trae origine dal latino volgare “mortarjius“, derivato a sua volta dal più antico mortare (parti costituenti). La necessità di frantumare e polverizzare alcuni materiali per percussione risale a tempi remoti e inizialmente veniva praticata principalmente utilizzando cavità naturali e, forse, anche prima della macinazione con palmento, quasi sempre con malte di pietra. I mortai più antichi sono in pietra dura (usata, ad esempio, da Etruschi e Greci), marmo o alabastro. Anche la Bibbia ne testimonia l’antico uso: “La manna veniva schiacciata nel mortaio per fare le focacce”.
Fin dai tempi delle prime civiltà, il mortaio è stato ampiamente utilizzato per cucinare erbe, radici e droghe. Durante gli scavi di Troia, gli archeologi hanno trovato un mortaio di basalto con pestelli di granito e calcare. Egizi, Greci ed Etruschi usavano mortai di alabastro e diaspro per macinare il grano. Un altro uso del mortaio fin dall’antichità era in alchimia, erboristeria, farmacia. Il più utilizzato dagli speziali era il mortaio di bronzo, che veniva forgiato nelle botteghe di molte località europee (in Italia soprattutto Veneto e Toscana), utilizzando lo stesso stampo delle campane.
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